Per permettere la ripresa delle attività educative nel pieno rispetto delle linee guida previste dalla normativa anti-Covid, la maggior parte degli asili nido italiani è stata impegnata in un intenso lavoro di revisione delle prassi normalmente adottate.
Il confronto tra metallo e plastica è sempre stato un argomento molto dibattuto. In realtà, fino a qualche tempo fa, i prodotti in plastica erano considerati di qualità inferiore ai loro analoghi in metallo. Invece oggi, i progressi nella produzione e lavorazione industriale di materiali plastici possono soddisfare sempre meglio le richieste di moltissimi settori.
Quando parliamo di plastica, in generale ci riferiamo a una serie di sostanze organiche costituite da polimeri, cioè gruppi molecolari organizzati in unità ripetitive, puri o miscelati con additivi. I polimeri più comuni derivano dal petrolio, ma vi sono anche materie plastiche sviluppate da altre fonti.
La plastica è considerata un materiale di recente invenzione, ma la sua origine risale alle prime civiltà. Infatti alcuni polimeri naturali come l'ambra, il corno, il caucciù, la cui struttura ha ispirato l'invenzione e produzione delle moderne materie plastiche, erano utilizzati dall'uomo già in tempi antichissimi.
Con la Direttiva 2019/904, i paesi membri dell'Unione Europea entro il 3 luglio 2021, dovranno mette al bando molti prodotti in plastica monouso per i quali esistono alternative, imporre la compartecipazione economica dei produttori ai costi di smaltimento di alcuni rifiuti plastici, e intraprendere iniziative di promozione del recupero, riciclo e riuso dei materiali.