Tre cose da fare per utilizzare correttamente uno scarica detriti
18 Giugno 2020
Il convogliatore di macerie, detto anche scarica-detriti, è il sistema più utilizzato per lo scarico agile, sicuro e pulito, dei calcinacci e dei residui secchi dei lavori di edilizia dal tetto o dai piani più alti di un edificio.
Il convogliatore di macerie, detto anche scarica-detriti, è il sistema più utilizzato per lo scarico agile, sicuro e pulito, dei calcinacci e dei residui secchi dei lavori di edilizia dal tetto o dai piani più alti di un edificio.
Adatto a moltissime tipologie di cantiere, come costruzione di edifici, ristrutturazione facciate, rifacimento di tetti e lastrici solari, presenta l'indispensabile comodità di essere modulare, quindi adattabile alla lunghezza desiderata.
Inoltre, essendo flessibile, può raggiungere facilmente l'area destinata alla raccolta delle macerie a partire da qualsiasi punto di scarico.
Queste tre cose da fare per il suo corretto uso e manutenzione, oltre a prolungare la sua funzionalità e le possibilità di utilizzo nel tempo, garantiscono la massima sicurezza per gli addetti ai lavori, eventuali altre persone, veicoli e oggetti che si trovino nei pressi del cantiere.
1. Assicurarsi un appropriato ancoraggio alla struttura
Lo scarica detriti può essere ancorato sia ai muri portanti o superfici strutturali dell'edificio, sia al ponteggio metallico. In entrambi i casi occorre che l'imboccatura non presenti alcun gioco, ma sia perfettamente stabile e solidamente fissata al fabbricato o all'impalcatura, e si utilizzino gli appositi giunti ed accessori di ancoraggio forniti dal produttore del convogliatore.
Nel caso in cui si ancori lo scarica detriti direttamente all'edificio, assicurarsi che, oltre ad aver realizzato un aggancio a regola d'arte, la muratura sia sufficientemente solida per sopportare il peso a vuoto della colonna, ed il carico dinamico durante lo scarico dei detriti.
Consultare la documentazione del prodotto per accertarsi che la lunghezza della colonna che si intende realizzare non richieda l'inserimento di punti di ancoraggio intermedi. In questo caso, avere cura di realizzare ciascun punto intermedio con le stesse precauzioni e caratteristiche del primo aggancio.
2.Utilizzare i rallentatori di caduta e le lamiere di rinforzo.
I convogliatori, al pari di ogni altro strumento di lavoro, sono soggetti al normale deterioramento e, per la loro particolare destinazione d'uso, possono essere esposti ad eventuali lesioni o rotture.
Per questo, in funzione delle caratteristiche, tipologia e dimensioni delle macerie trasportate, e dell'altezza della colonna realizzata, è opportuno adottare qualche precauzione che ne prolungherà la loro funzionalità e possibilità di utilizzo nel tempo.
Rallentatori di caduta
Ideati con la funzione specifica di ridurre la velocità di caduta dei detriti in caduta verticale all'interno del tubo, ed i conseguenti effetti usuranti sulle pareti interne, l'utilizzo dei rallentatori di caduta comporta l'ulteriore vantaggio di frantumare le macerie in pezzi più piccoli, agevolandone lo smaltimento, e riduce notevolmente il rumore e la dispersione di polvere.
Lamiere di protezione
Le lamiera di protezione hanno il compito di proteggere le pareti interne dei moduli del convogliatore, specialmente quelli impiegati nelle curve delle colonne di scarico. Infatti queste sono le parti maggiormente soggette ad deterioramento e rottura precoce, soprattutto a causa di detriti particolarmente pesanti, abrasivi o acuminati.
3. Impiegare personale qualificato ed adeguatamente formato
Ai sensi della vigente normativa sulla sicurezza, durante tutte le fasi è obbligatorio utilizzare i dispositivi di protezione individuale adeguati alle caratteristiche del cantiere. Un altro requisito indispensabile è l'adeguata formazione del personale addetto all'utilizzo dello scarica detriti, per il suo corretto montaggio, uso e smontaggio.
Infatti, prima di procedere al montaggio della colonna, gli addetti ai lavori dovranno essere in grado di verificare le opportune condizioni di sicurezza sia ambientali, sia strumentali, compresa l'integrità di tutti i gli elementi del convogliatore: moduli, ancoraggi, catene, linguette anti-sgancio, etc.
Successivamente al montaggio, e ad intervalli periodici in caso di cantieri attivi per lunghi periodi, occorrerà appurare l'efficacia di tutti i punti di ancoraggio, la perfetta efficienza delle varie parti meccaniche che compongono il convogliatore, la pulizia delle pareti interne del tubo.
Infine, al termine dell'utilizzo, il personale procederà ad uno smontaggio graduale, cauto e coerente con i principi di sicurezza, avendo cura di accantonare eventuali elementi lesionati, deteriorati o in cattive condizioni di uso e manutenzione.